Il 17 ottobre dello scorso anno la Giunta regionale ha
deliberato di ampliare i confini del Parco dell'Appia
Antica, includendovi le importanti aree di interesse
paesistico, ambientale ed archeologico del Divino Amore e della Falcognana, entrambe
nel comune di Marino. E' un
passo importante, anche verso un'economia sostenibile
legata al territorio, che Legambiente da sempre ha
incoraggiato. Tuttavia - incredibilmente - l'area di Mugilla, peraltro la naturale prosecuzione del Parco,
contrariamente a quanto proposto dal Piano di Assetto,
e' stata esclusa. Il sito e' di alto valore paesistico,
poiché agisce da cerniera tra il Parco dell'Appia
Antica e la campagna Romana, e contiene strutture
archeologiche tra cui una cisterna romana, un sepolcro,
resti murari attribuiti ad una villa romana. |
Veduta area di Santa
Maria delle Mole,
con al centro l'area di Mugilla |
Per questi motivi la
Soprintendenza Archeologica del Lazio, con nota alla Variante Generale,
prescrive nell'area di Mugilla l'inedificabilita'
assoluta.
Non da ultimo, essa costituisce un importante
polmone verde, inserita all'interno di un'urbanizzazione
intensa e caotica.
Zona archeologica di Mugilla |
I cittadini di Santa Maria delle Mole, profondamente preoccupati della
destinazione di questa area, intendono difenderne il
grande valore, e si impegneranno per inserirla
nell'ambito del Parco Regionale dell'Appia Antica. Il primo
passo e' una petizione (scarica
qui il testo da fare firmare). E' un'iniziativa da collegare
a quella analoga dei cittadini di Frattocchie, che intendono
inserire l'area archeologica-paesistica dell'antica citta' di Bovillae di
Frattocchie (che include il famoso stadio romano dedito alla
Gens Julia, il clan familiare a cui era dedito il clan familiare
di Giulio Cesare e di Augusto) nell'ambito
del Parco Regionale dei Castelli Romani.
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Legambiente aderisce ad entrambe le
iniziative, ed invita i cittadini a parteciparvi con impegno
affinché siano salvaguardato i loro diritti.
Per contattare il
Comitato di difesa dell'area di Mugilla, contattate il
Presidente del circolo di Legambiente "Il Riccio" Renato Arioli, tel. 069350511 o cell. 3286146640,
oppure Giancarlo Forte cell. 3496353971. E-mail : gia.forte@fastwebnet.it
VIA DEL DIVINO AMORE
La delibera della Giunta Regionale del
17 ottobre aveva finalmente recepito le istanze della popolazione
ed inserito l'area di via del Divino Amore nel Parco
Regionale dell'Appia Antica. L'area e' una delle piu' belle della campagna romana, o meglio, di cio' che ne'
e' rimasto. Situata tra la Via Nettunense e la Via Ardeatina, la
via conduce al Santuario della Madonna del Divino Amore.
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L'area
evoca un mondo d'altri tempi, e d'incanto riporta ai quadri dei
pittori dell'ottocento sulla campagna romana, come le foto
mostrano.
La fertile
campagna romana di Via del Divino Amore
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Si tratta di un'area dall'alto valore
paesistico che occorre preservare, anche per frapporre un polmone
verde all'incombente avanzamento della metropoli. Incredibilmente, il TAR ha
accolto il ricorso dei costruttori che vogliono cementificare la
zona con costruzione di edifici ad uso residenziale e di centri
commerciali. Oltre alla distruzione di una zona pregiatissima
per il valore paesistico ed ambientale, sostituita dall'ennesimo
quartiere dormitorio, cio' porterebbe al collasso anche dei
centri abitati limitrofi, in particolare di Santa Maria delle
Mole, che diverrebbe il crocevia di un flusso di pendolari e di
traffico automobilistico insostenibile.
Destra:
Via del
Divino Amore: un'antica casa agricola |
Via del
Divino Amore: il tratto di ricca campagna
dove si vorrebbe costruire una discarica! |
Se vuoi contattarci, scrivi
a:
info@parcodibovillae.org
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